EAR

Enacting Artistic Research (EAR)

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
NextGenerationEU

Il progetto Enacting Artistic Research (EAR) mira a sviluppare un’agenda di ricerca e innovazione utilizzando la ricerca come leva strategica nazionale per l’internazionalizzazione dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e coreutica (AFAM).

EAR si concentra su tre obiettivi principali: integrare arte e scienza, promuovendo l’uso di tecnologie avanzate per valorizzare il patrimonio culturale in un contesto globale; creare connessioni internazionali tra istituti artistici e scientifici per facilitare scambi di conoscenze e metodi; e rendere il patrimonio culturale più accessibile grazie all’uso delle tecnologie, abbattendo barriere fisiche e digitali.

Il progetto, coordinato dall’Accademia di Belle Arti di Roma, coinvolge partner di eccellenza, tra cui Accademia di Belle Arti di Brera, Accademia di Belle Arti di Firenze, Conservatorio di Musica Santa Cecilia di Roma, Conservatorio Statale di Musica Alfredo Casella dell’Aquila, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Università Politecnica delle Marche.

EAR si sviluppa su un periodo di 22 mesi, a partire dal 1° maggio 2024, ed è finanziato dall’Unione europea- Next Generation EU, Missione 4, Componente 1 con un contributo di 2.422.593,63 euro.

L’Università Politecnica delle Marche, attraverso il Dipartimento di Eccellenza DICEA, offre un contributo fondamentale al progetto EAR, mettendo a disposizione competenze avanzate nella progettazione e nello sviluppo di applicazioni di Intelligenza Artificiale, di applicazioni XR, e nella valutazione dell’usabilità, oltre a sostenere attivamente la disseminazione del progetto mediante pubblicazioni scientifiche. Queste competenze sono state affinate anche grazie all’esperienza maturata nel progetto EU4ART_Differences, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma e il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze.

Il dipartimento in particolare sviluppa il sistema AI di supporto alle ricerche sulla creatività nell’educazione all’arte e al design, che sono alla base delle nuove strategie di valorizzazione ed interconnessione tra istituti artistici. In questo contesto è nato ‘°’KOBI, un progetto di ricerca sull’intelligenza collettiva e gli ecosistemi della conoscenza, finalizzato a stimolare il pensiero creativo nella didattica dell’arte e del design.

La piattaforma (°’°KOBI) utilizza i Large Language Models (LLM) per facilitare un’esplorazione avanzata della conoscenza collettiva, offrendo agli utenti una comprensione sfumata e contestuale dei concetti artistici derivati da vasti database di letteratura artistica. Questa integrazione è indicativa del più ampio movimento accademico verso l’impiego di tecnologie AI per migliorare i paradigmi educativi. Le caratteristiche significative di °’°KOBI comprendono l’uso di interazioni vocali alimentate dall’IA, la concettualizzazione assistita dall’IA e la visualizzazione tridimensionale della conoscenza organizzata per prossimità semantica. °’°KOBI sfrutta la tecnologia della realtà aumentata, che fornisce un’esperienza dinamica e multimodale in un ambiente di realtà mista, basata sui principi dell’apprendimento esperienziale.